A metà estate, quando sembra che nell’orto ormai ci sia già tutto e non si possa chiedere di più, ecco che arriva il momento di seminare il finocchio! Se siamo stati previdenti e abbiamo lasciato un po’ di spazio, magari dove prima c’erano piselli e spinaci, potremo riempirlo con le foglie piumose del finocchio, se poi lo circonderemo di insalatine, ‘lui’si troverà benissimo! Se invece abbiamo un orto-giardino possiamo trapiantarlo ovunque, per esempio sarà bellissimo se lo utilizzeremo per fare un bel cuscino ai piedi delle rose.
Semina – Si semina da luglio a settembre, ma anche a fine inverno, dipenderà da dove abitiamo. Al sud posticiperemo il più possibile e l’importante sarà evitare i mesi troppo caldi. Al Nord e in alcune zone del Centro, dovremo invece stare attenti ad evitare i mesi freddi! Sul clima il finocchio è abbastanza esigente: se fa troppo caldo fiorisce e se fa troppo freddo gela e marcisce. Soffre sotto i 7° così come sopra ai 30°, per cui regoliamoci di conseguenza: coprendolo dal freddo o dal sole a seconda dei casi! La varietà ‘Montebianco’ (il nome la dice lunga) può sopportare anche un paio di brevi gelate intorno ai -5°. Per fare le giuste considerazioni climatiche è importante sapere che dalla semina alla raccolta possono trascorrere circa 80/90 giorni.
Come effettuare la semina in pieno campo:
- lavoriamo il terreno incorporando sostanza organica, letame ben decomposto e maturo, e qualche giorno prima della semina irrighiamo abbondantemente il terreno;
- tracciamo dei solchi poco profondi (la profondità di semina è di circa 1,5 cm) a 50-70 cm l’uno dall’altro, spargiamo il seme e ricopriamo con un piccolo strato di terreno, comprimiamo leggermente e annaffiamo. Quando spunteranno le giovani piante (in 8 -20 giorni), diradiamo lasciando 4 o 5 piantine per ogni metro lineare;
- una volta che le piantine saranno cresciute rincalziamole tutte intorno con della terra per favorirne l’imbianchimento, ma ancora più utile sarà la pacciamatura con foglie secche in autunno per proteggere i grumoli dal freddo;
Trapianto
- Se abbiamo seminato i finocchi in semenzaio, o abbiamo deciso di comprare delle piantine già pronte trapiantiamoli 40 giorni dopo la semina o quando avranno raggiunto i 15 cm di altezza, interrando di 4 o 5 cm il colletto delle piantine;
- se siamo in estate annaffiamo spesso per favorire un rapido attecchimento e pacciamiamo per mantenere il terreno umido ed evitare l’evaporazione dell’acqua;
- quando la base inizierà ad ingrossarsi, anche questa volta, rincalziamo i grumi con la terra.
La preparazione del terreno richiede un’accortezza particolare. Il finocchio, infatti, teme il ristagno idrico: per prevenirlo utilizzate un terriccio drenante, sciolto (ovvero friabile), arricchito con concime. Anche una concimazione preventiva può aiutare ad avere dei grumoli migliori.
Un ulteriore accorgimento è sistemare la piantina bene in profondità ma in un’aiuola leggermente rialzata sempre per controllarne l’umidità.
Ricordiamo che le foglie tenere sono molto buone anche in insalata e se il caldo ci giocherà qualche scherzo e la pianta andrà a seme, raccogliamo le infiorescenze dal leggero sapore di anice e usiamole in cucina per profumare pane o focacce o altre pietanze!
La coltivazione dei finocchi è meno semplice di quel che può sembrare, e necessita di alcune cure culturali specifiche.
Se avete appena finito di visionale il dio presentato in testa a questo nostro articolo, sarate pronto a verdere la seconda parte della coltivazione, in cui si vedono due operazioni:
L’imbianchimento
Il caratteristico colore bianco dei finocchi può essere aiutato e accentuato grazie alla rincalzatura, che ne permette l’imbianchimento. Si effettua circa due settimane prima della raccolta oppure a cadenza regolare durante lo sviluppo. Quest’operazione consiste nel coprire la pianta che tende naturalmente a emergere dal terreno. Utilizzate anche in questo caso un terriccio adatto. Coprite il grumolo fino al suo apice, in modo da proteggerlo dai raggi del sole.
La raccolta
Quest’ultima operazione va eseguita circa tre o quattro mesi dalla semina, quando i grumoli hanno raggiunto una pezzatura adeguata e sono ben compatti. Se avete iniziato la vostra coltivazione in primavera, a settembre potrete già ottenere dei buoni prodotti; se invece in questo mese avete seminato, la raccolta sarà ad inizio inverno. Potete procedere sia manualmente tagliando le radici e parte delle foglie o aiutandovi con attrezzi come una vanga o un vomere, prestando attenzione a non danneggiarli urtandoli.